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al testo di Annalisa Scialpi
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Dormi, cara dormi che le stelle passano, dormi mentre il vento respira tra le dita degli alberi guardiani
Dormi nel tuo bel mondo intatto, nella solitudine del tuo segreto, di quel limpido splendore che scorgesti, quando il tuo amore fece d'oro le spighe
Dormi sotto le volte delle bufere, oltre la casa soffocata di fumo che spezzò i fianchi alle tue stelle azzurre.
Dormi, sulla preghiera scritta sulla conchiglia in cui nascondesti la tua lacrima di seta
Dormi e sogna il tuo giardino di rose, il pilastro della scala lucente che tante volte ti indicò l'uscita dal tuo labirinto di spine.
Dormi e resta con le estati dal sapore di sale, fuor dalle vanghe crudeli che insanguinarono i tuoi cieli di cobalto.
Dormi e scorda la finta acqua battesimale che ti spense ancor prima che tu potessi fiorire come fuoco
Dormi sulle parole interrotte della tua musica spezzata
Dormi e vedrai la piuma il quarzo rosa incoronarti ancora, quando ti sveglierai
e non sarai più stanca.
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